DG Cocina:’’La forza del volontariato antincendio ha ora pari dignità e ordine di grandezza di Forestale e Vigili del Fuoco"

Pubblicato sulla GURS l’articolo che legittima in Sicilia l’operatività delle OdV di protezione civile. Si conclude un iter lungo 18 anni

11/08/2023 12:01:44


DG Cocina:’’La forza del volontariato antincendio ha ora pari dignità e ordine di grandezza di Forestale e Vigili del Fuoco"

PALERMO – Attività di spegnimento incendi boschivi, di vegetazione e d’interfaccia: da oggi in Sicilia, per tali operazioni viene riconosciuto e pienamente legittimato il ruolo del volontariato AIB (Antincendio Boschivo) di protezione civile. La svolta, attesa da molti anni, è arrivata con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, numero 32 del 29 luglio, articolo 23 Lr 27 luglio 2023, n. 9, il cui titolo è “Volontariato antincendio”.

Cosa cambia rispetto a ieri?

Tutto. Perché con la nuova legge, il Corpo Forestale della Regione Siciliana, che nell’isola è l’ente deputato per lo spegnimento degli incendi boschivi, si avvarrà a pieno titolo del volontariato AIB di protezione civile. Al contrario di ciò che era previsto dalla vecchia norma regionale che, di fatto, escludeva tali volontari proprio da questa attività. Una limitazione che, se confrontata con la normativa nazionale che regola il ruolo del volontariato AIB in altre regioni più avanzate nel settore, rappresentava una vera e propria anomalia. Un caso geografico particolare e discutibile, tanto più macroscopico ed evidente proprio nelle occasioni in cui i volontari AIB di Emilia Romagna, Piemonte, Friuli, Veneto e Lombardia, giunti in Sicilia per dare una mano nell’ambito degli annuali gemellaggi, si ritrovavano a non poter intervenire con le stesse regole d’ingaggio e la stessa autonomia in atto nei loro territori d’appartenenza.

Regole d’ingaggio e nuove procedure

Il volontariato sarà impiegato secondo protocolli sottoscritti dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile Siciliana con Corpo Forestale RS, Comando Regionale dei Vigili del Fuoco e i Sindaci dei comuni. Il Coordinamento del volontariato sarà del DRPC Sicilia, mentre per gli stessi volontari è prevista un’attività di formazione che rispecchia precisi standard operativi.

Una strada, questa, già intrapresa e che sta portando nuova consapevolezza e responsabilizzazione tra gli addetti volontari allo spegnimento degli incendi. Del resto la stessa legge prevede contributi economici destinati al volontariato che saranno d’aiuto per la via ormai intrapresa.

Una svolta le cui radici risalgono al 2007 

Foto scattata durante il campo interregionale di Custonaci

Foto scattata durante il campo interregionale di Custonaci

 

Foto scattata durante il campo interregionale di Custonaci

 

Foto scattata durante il campo interregionale di Iria

Foto scattata durante il campo interregionale di Iria

Ci sono voluti sedici anni per una svolta la cui paternità è ben nota, come la stessa località. Custonaci, nel trapanese, dove si è svolto il primo gemellaggio AIB con i volontari di fuori Sicilia e si sono evidenziate le prima accennate differenze operative tra i volontari delle diverse regioni (nel 2008 a Custonaci si aggiunge pure il campo interregionale di Iria, in provincia di Messina).

Foto scattata durante il campo interregionale di Iria 

Un cambio di passo che è stati osteggiato per decenni sulla base di un pregiudizio: i volontari di protezione civile, in alcuni ambienti dei forestali (in particolare gli stagionali) e degli stessi Vigili del Fuoco (che peraltro hanno una tradizione di volontariato al loro interno), apparivano come dei concorrenti degli operai forestali e degli avventizi dei Vigili del Fuoco.

In sintesi la presenza di persone dedite allo spegnimento degli incendi, per giunta a titolo gratuito, avrebbe potuto essere di ostacolo all’aumento, per i precari, delle giornate di lavoro e alla loro futura stabilizzazione.

Difficile trovare un nesso logico che giustifichi l´interesse pubblico in questa controversa vicenda, ma da oggi tutto questo in Sicilia è di fatto archiviato, anche perché il sistema di Protezione Civile italiano, immaginato e fortemente voluto dal suo padre fondatore, Giuseppe Zamberletti, ha assegnato un ruolo chiaro e ineludibile proprio al volontariato, con buona pace di tutti.

Una scelta supportata anche dalla storia delle gravi emergenze che allora aveva affrontato il Paese, dove il ruolo di un volontariato, ancorché non organizzato, restituiva grandi risultati, anche di immagine, visto che la popolazione giovane e meno giovane, uomini e donne, come avvenne nel dopoguerra, dimostrava al mondo intero in cosa consiste lo straordinario valore della solidarietà 

Arrivano i primi mezzi antincendio. 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Foto scattata surante la consegna dei primi mezzi antincendio a Boccadifalco (PA)
Foto scattata surante la consegna dei primi mezzi antincendio a Boccadifalco (PA)
Fu proprio l’attuale dirigente generale Salvo Cocina (DG PC regionale dal 2005 al 2009 e dal 2020 a oggi) a gettare le basi per l’ingresso a pieno titolo e con mezzi adeguati del volontariato di Protezione Civile nei servizi AIB e di interfaccia. Ciò avvenne con l’utilizzo di risorse europee.
 
 
 
Pergusa, 2021, uleriore consegna al volontariato di 115 pickup

(Il DG, Cocina, tornato a capo del Dipartimento nel 2020, successivamente, nel 2021, ha consegnato ulteriori 115 pickup AIB al volontariato a Pergusa).

Infatti, furono acquistati i primi mezzi di protezione civile, consegnati nel 2008 durante una cerimonia svoltasi presso l´aeroporto di Boccadifalco (PA).

“L’idea era quella di mettere in campo i volontari seguendo l’esempio di alcune regioni più avanzate come il Friuli-Venezia Giulia dove nel 2006, per il trentesimo anniversario del sisma del Friuli, vidi una sfilata di volontari ben equipaggiati ed attrezzati che sembrava un esercito. Capi subito che quello, opportunamente adattato alla realtà siciliana, era il modello di protezione civile che avrei seguito” non si stancava di ripetere l’allora DG Cocina che, ancora prima nel 2006, promuove anche la prima convenzione antincendio con I Vigili del Fuoco.
Bisogna fare un salto in avanti e arrivare al 2021, però, per la preparazione dei lavori che hanno portato alla svolta di oggi.
 
Il 2021 è stato l’anno degli incontri, dei tavoli di lavoro tra Dipartimento di Protezione Civile, Corpo Forestale e Comando Regionale dei Vigili del Fuoco.
Lunghi e proficui tavoli tecnici per fissare le regole d’ingaggio, gli standard formativi da seguire, i costi, etc. Per spazzare via le antiche diffidenze.
Poi, attività ripetuta per tre anni di seguito, il capo dipartimento di PC si è fatto carico anche di fare dei tours itineranti in ognuna della nove province siciliane, una sorta di cattedra ambulante di antica memoria, mirata ad illustrare, anche a livello locale, ai funzionari dei vari enti, ai sindaci, agli stessi volontari, agli operatori AIB della forestale, ciò che si era concordato, aprendo anche a suggerimenti e osservazioni. Facendo incontrare e conoscere tutti gli attori.
 
Impresa non tra le più semplici, a causa dei pregiudizi forse mai scemati da parte dei forestali riguardo ai volontari e alla falsa convinzione che un volontario, per la sua forma dilettantesca di impiego, non potrà mai essere un bravo “pompiere”.
La storia di questi tre anni racconta la storia di uomini e donne che hanno ricevuto adeguata formazione e abilitazione allo spegnimento degli incendi per volontà del DRPC proprio dal Corpo Forestale e dai Vigili del Fuoco. Le cose non stavano esattamente come le raccontavano in precedenza.

Il lavoro compiuto a partire dal 2021 ha portato poi in tempi straordinariamente brevi, considerando le basi originarie poste nel lontano 2006, al mese di maggio del 2023, quando la giunta regionale, su proposta del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e proposta tecnica del DG Cocina, ha approvato gli standard operativi e formativi per il volontariato impegnato nella campagna Antincendi Boschivi, di vegetazione e di interfaccia. La delibera di giunta ha autorizzato anche l’intervento autonomo del volontariato

Poi, a luglio, su sollecitazione di alcune OOdV, della ricostituita Consulta del Volontariato e dello stesso DG, l’Assemblea legislativa regionale ha approvato l’art.23 della legge n.9

Il commento del Dirigente Generale Cocina

Il commento del padre ispiratore di questa riforma, il Dirigente Generale Salvo Cocina, non può che essere di compiacimento, anche perché il raggiungimento di questo obiettivo ha attraversato buona parte della sua lunga carriera di dirigente della Regione Siciliana. “La forza del volontariato antincendio ha ora pari dignità e ordine di grandezza di quelle di Forestale e Vigili del Fuoco, con il vantaggio che il volontariato è dislocato capillarmente sul territorio”.

Queste sono queste le poche parole pronunciate dal DG Cocina. Perché oggi parlano solo i fatti.

Francesco Venuto/DRPC Informa